L’itinerario inizia nel centro di Pedavena ed è possibile lasciare l’auto nelle vicinanze del Municipio e della Chiesa oppure al parcheggio della Birreria; da qui una pista per cicli e pedoni, che costeggia il torrente Colmeda, conduce in 10 minuti al centro di Pedavena. Dal punto di partenza, si imbocca la strettoia di Via Trento fino ad un bivio, dove si prosegue in direzione di Norcen.
Dopo circa 15 minuti di cammino, nei pressi di un’edicola votiva, si devia dalla strada principale per salire al terrazzo panoramico dove sorge una villa con annessi rustici. Da qui si segue la mulattiera che, più in alto, si immette sulla rotabile che collega Pedavena a Norcen. Risalendo la strada, si arriva in centro al paese; addentrandosi tra i vicoli è possibile scoprire begli scorci di architettura rurale. Quindi si raggiunge la chiesa parrocchiale, a monte del paese, presso la quale è presente un’area attrezzata per il pic-nic.
Dalla chiesa si percorre la strada asfaltata che conduce al nucleo abitato di Valduna. Curvando verso destra, si sale in località Cava, dove è stata posta una grande croce lignea. Si prosegue in salita verso sinistra fino a raggiungere un complesso di rustici situati in bella posizione. Arrivati nei pressi di un grande faggio e di una fonte protetta da un muro in pietra, si sale verso destra intercettando poco più in alto la strada che sale ai Paradis. A questo punto l’itinerario prosegue in discesa fino a Case Valerna, dove si incontra la rotabile proveniente da Valduna.
Oltrepassata la radura di Stalle Boa, si risale la testata della Val Porcilla, raggiungendo Croce d’Aune, il punto più elevato (v. 5 – Camogne per la descrizione dettagliata). Si consiglia di concludere qui la prima tappa (ore 3.30 da Pedavena), approfittando per compiere una passeggiata nei dintorni (itinerari 11 – Monte Avena, 12 – Croce d’Aune, Chiesette pedemontane). Chi pernotta in zona e ha a disposizione qualche giorno, potrà affrontare l’impegnativa escursione che conduce al Rifugio Dal Piaz e alla suggestiva Busa delle Vette. La seconda tappa parte da Croce d’Aune e, passando per Stalle Camogne, raggiunge la splendida zona dei Paradis (v. itinerario 5 – Camogne per la descrizione dettagliata).
Si incontra poi una maiolèra, con pareti costituite da pietre di vario colore, giunte fin qui in epoca glaciale e recuperate dai terreni circostanti. Raggiunta Casera Fioretta, una strada asfaltata ci accompagna in discesa attraverso i prati di Salzena. Poco sotto Casere Monegat, in corrispondenza di una curva, imbocchiamo a sinistra il sentiero che in pochi minuti scende ad un crocevia. A questo punto si prosegue lungo il tracciato che conduce in Val di Lamen, quindi all’omonimo paese e infine al borgo di Carpene (v. itinerario 4 – Fastrede per la descrizione dettagliata).
Dalla piazzetta di Carpene, si segue in discesa la strada antistante alla chiesetta di S. Valentino finché, compiute alcune curve, si raggiunge un incrocio, nei pressi di una fontana in pietra e della vecchia latteria. Proseguendo diritti, si imbocca la carrareccia che in breve ci permette di raggiungere la strada asfaltata diretta a Pedavena; camminando una decina di minuti, si arriva al nucleo abitato di Tornaol e, passando davanti alla Chiesa di San Giovanni Battista, al centro di Pedavena.
Nach der Lichtung von Stalle Boa steigt man den Kopf des Val Porcilla hinauf und erreicht Croce d'Aune, den höchsten Punkt (v. 5 - Camogne für detaillierte Beschreibung). Wir empfehlen, hier die erste Etappe (3.30 Uhr von Pedavena) zu beenden und einen Spaziergang in der Umgebung zu unternehmen (Routen 11 - Monte Avena, 12 - Croce d'Aune, Chiesette Pedemontane). Wer in der Gegend übernachtet und ein paar Tage Zeit hat, kann die anspruchsvolle Wanderung unternehmen, die zur Berghütte Dal Piaz und zum malerischen Busa delle Vette führt. Die zweite Etappe beginnt in Croce d'Aune und führt über Stalle Camogne in das wunderschöne Paradis-Gebiet (V. Route 5 - Camogne für detaillierte Beschreibung).
Dann trifft man auf eine maiolèra mit Wänden, die aus Steinen verschiedener Farben bestehen, die in der Eiszeit bis hierher kamen und von den umliegenden Böden geborgen wurden. Nach Casera Fioretta führt uns eine asphaltierte Straße bergab durch die Salzena-wiesen. Kurz unterhalb von Casere Monegat, an einer Kurve, biegen wir links in den Weg ein, der in wenigen Minuten zu einer Kreuzung führt. An diesem Punkt geht es weiter entlang der Strecke, die in das Val di Lamen führt, dann in das gleichnamige Dorf und schließlich in das Dorf Carpene (v. Route 4 - Fastrede für detaillierte Beschreibung).
Vom Zentrum von Carpene folgt man bergab der Straße vor der Kirche S. Valentino, bis man nach einigen Kurven eine Kreuzung in der Nähe eines Steinbrunnens und der alten Molkerei erreicht. Fahren Sie geradeaus weiter und nehmen Sie den Feldweg, der uns in kurzer Zeit die asphaltierte Straße nach Pedavena erreichen lässt. Nach etwa zehn Minuten erreichen Sie den Ortskern von Tornaol und vorbei an der Kirche San Giovanni Battista das Zentrum von Pedavena.
APPROFONDIMENTO SU... Le maiolère: un segno del nostro passato
Al di sopra dei 6-700 metri di quota, in quella che era la fascia del pre-alpeggio un tempo ricca di pascoli, dagli insediamenti rurali permanenti si passa gradualmente a quelli temporanei delle maiolère, utilizzate prevalentemente nel periodo primaverile, prima di portare i bovini alle malghe. Segno di questo passaggio sono le stalle a gradoni, di impronta germanica, caratterizzate da spioventi molto inclinati originariamente coperti a paglia fissata con delle lastre. Al pianterreno vi era la stalla, e sopra il fienile a cui si accedeva dal retro, sfruttando il pendio della montagna. Più tipica dell’area pedavenese è la maiolèra, costituita da due edifici dal diverso orientamento: la stalla e la casèra. Quest’ultima, ad un unico ambiente, era dotata di larìn (focolare per il riscaldamento e la preparazione dei cibi), con foro sulla parete per l’uscita dei fumi, e serviva per il ricovero dei pastori. La copertura, inizialmente in lastre di pietra, venne progressivamente soppiantata da quella in coppi. Sopra la stalla, seminterrata e realizzata in muratura, si estendeva il fienile, aperto ma protetto da tavolati per consentire la circolazione dell’aria. Il foraggio che vi veniva sistemato era falciato nell’attiguo pascolo dove erano anche le caratteristiche méde (grandi covoni).