Su una superficie di circa 1.000 mq., situata sotto la piazza del Duomo, si apre al visitatore un’area archeologica di eccezionale interesse, che conserva le testimonianze delle fasi più antiche della città, dall’epoca preromana al primo medioevo.
La maggior parte delle strutture a vista risalgono ad epoca romana e appartengono ad un quartiere urbano che si sviluppava sulle pendici meridionali del colle, all’incrocio di due strade lastricate.
Oltre a resti di edifici privati con vani adibiti a botteghe (a nord), si conservano parzialmente un edificio con sistema di riscaldamento ad ipocausto (a est) e una grande costruzione con pavimenti in marmo e in mosaico, identificabile con la sede (schola) di alcune importanti associazioni professionali (a ovest). Successivamente al collasso della città romana, nell’area si sviluppò un grande edificio di forma stretta ed allungata, con orientamento obliquo rispetto all’impianto precedente; datato all’VIII-IX sec. d.C., esso va probabilmente connesso con la più antica sede episcopale della città come suggeriscono tipologia, dimensione e qualità della costruzione e la vicinanza alla cattedrale.
Più tarda (fine XI – XII secolo) è la costruzione di un battistero a pianta circolare, di cui si conservano poco più che le fondazioni, con sette pilastri sull’anello interno e abside a ferro di cavallo. In epoca successiva, tutta l’area fu destinata ad un utilizzo funerario.
Chiuso per restauro per tutto il 2024