Da sempre si coltiva il castagno nella zona del Feltrino, nella parte bassa della provincia di Belluno. Il castagno selvatico cresce naturalmente in questi boschi, ma gli abitanti hanno “addomesticato” la pianta con innesti e trasformata in maestosi moronér, che hanno permesso di coltivare il più nobile marrone insieme alla castagna.I castagneti continuarono a crescere finché si curarono i boschi, ma dall’inizio del ‘900 l’agricoltura di mais e l’abbandono del territorio hanno inciso pesantemente nello sviluppo delle piante di castagno e marrone.
Il Consorzio di Tutela “Morone” e Castagno del Feltrino è nato nel 1996 per la salvaguardia delle piante superstiti e per il mantenimento e lo sviluppo della coltura attraverso una rinnovata passione di alcuni abitanti.
Circa un centinaio di soci del Consorzio curano i castagneti attraverso la pulizia dei boschi, la potatura, l’innesto e la valorizzazione del prodotto locale.
Oggi sono state recuperate 460 piante di Moroni, tra queste anche alberi secolari, a cui si aggiungono 282 piante giovani. Attualmente si stanno risanando anche le piante di Castagna per la rinomata farina