Per la prima volta arrivo di tappa nel 1962 con Guido Carlesi che ha la meglio sul francese Desmet. Arrivo replicato l’anno successivo, 1963, dove vincitore è Armando Pambianco “il Gabanein”.
Ma è nel 2011 che va in scena uno degli spettacoli più memorabili della storia del Giro, quando “il Pistolero” Alberto Contador rende indimenticabile questa salita, strappando la vittoria al favoritissimo Vincenzo Nibali e chiudendo la cronoscalata in 28’55’’, imponendosi con ben 34’’ di vantaggio sul siciliano.
Un tripudio di folla esultante saluta l’impresa e si infiamma nuovamente al passaggio di un giovanissimo Davide Malacarne a inizio carriera, bellunese tra i bellunesi, orgoglio di un territorio che accoglieva nuovamente il Giro dopo quasi 50 anni di assenza.
Salita con pendenza media dell’8%, vale la pena conquistare questa cima per comprendere perché sia chiamata dai bellunesi “La terrazza sulle Dolomiti”.
Doveroso un cenno alla tappa Gorizia-Nevegal del 1963, che portò il Giro a passare per Longarone, solo 125 giorni prima che venisse spazzata via dalla tristemente famosa onda del Vajont.